C’ho messo del tempo a capire che, per risvegliare i miei desideri più profondi e comprendere davvero chi volessi essere a livello lavorativo, dovevo alzare il sedere dalla sedia, abbandonare la scrivania e osservare la mia vita da un’altra angolatura. Sì, dovevo imparare a scegliere nuove prospettive.
Abbandonare la scrivania, il primo passo per cambiare mindset
Ti è mai capitato di stare seduta ore alla scrivania per farti venire uno straccio di idea per il futuro? Quando stavo cercando la mia nuova strada professionale a me succedeva tutti i giorni, stavo inchiodata alla scrivania tutto il giorno, con lo guardo fisso al computer… Ore e ore a navigare su Internet e a tormentarmi su come aggiornare le mie competenze, dove fare i corsi di formazione, quali fare, quali fossero i migliori, quali fare prima e quali posticipare…
Che fatica all’inizio, quando sei bloccata, impaurita, anzi, terrorizzata di percorrere strade ignote. Ma poi sulla mia pelle ho scoperto che attingere a nuovi modelli di pensiero, come per esempio il pensiero laterale, fare esperienze fuori dall’ordinario (sono andata in Perù a quasi 5mila metri slm) e conoscere altri strumenti per fare le cose (adoro i tool di ogni genere!!), può davvero offrirti soluzioni impensabili.
Viaggiare dentro e fuori di sé per lasciare andare e fare spazio
Ci sono voluti un paio d’anni, molti viaggi interiori, molti dubbi, tanto discernimento e altrettanta inquietudine. Mi sono anche regalata qualche viaggio intercontinentale per:
- ritrovare leggerezza,
- fare chiarezza dentro di me,
- lasciare andare ogni zavorra,
- fare spazio al nuovo,
- posare lo sguardo su culture e tradizioni straordinariamente lontane dalle mie,
- riaccendere la creatività.
Nuove prospettive per vie d’uscita stra-ordinarie
Ahimè, ho impiegato un paio d’anni a capire che si possono scegliere davvero nuove prospettive (Vero @luisarumor?). E che una soluzione si trova sempre.
Poi però è arrivato il Covid con il primo lockdown della Storia dell’Umanità e lo scenario davanti ai miei occhi si è ristretto, imponendo adattamento e flessibilità al nostro corpo e alla nostra mente.
Ma oggi che abbiamo un po’ ricominciato a viaggiare, credo che ogni donna debba concedersi il privilegio di andar via, anche per poco tempo, anche da sola. Perché attivare tutti i sensi e osservare la vita da un’altra angolatura, aprirsi a nuove prospettive, ci permette di trovare vie d’uscita straordinarie! Soprattutto a livello professionale!
È successo così anche a te? Raccontamelo qui sotto!