Antifragile: disimparare a essere forti per abbracciare il cambiamento

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Era marzo del 2020 quando ho incontrato il concetto di antifragilità. Era appena scoppiato il Covid, eravamo barricati in casa, in un tempo sospeso mai vissuto prima, in cui era impossibile fare previsioni.

Ricordo che Luisa Rumor teneva una serie di webinar per Rete al Femminile Milano dal titolo “Fragile ma non si rompe! Come proteggersi dalla fragilità”. Sulla scia di “Antifragile. Prosperare nel disordine”, il libro del grande filosofo e matematico Nassim Nicholas Taleb.

Antifragilità, un concetto che apre un mondo

Non conoscevo la Rumor né Taleb, ma il concetto di antifragilità mi conquistò sin dalla sua definizione.

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“Certe cose traggono vantaggio dagli scossoni; prosperano e crescono quando sono esposte alla volatilità, al caso, al disordine e ai fattori di stress…. Eppure, nonostante l’onnipresenza del fenomeno, non esiste una parola che descriva l’esatto opposto di fragile. Chiamiamolo allora «antifragile”.

Nassim Nicholas Taleb

Sembrava che queste parole parlassero proprio a me: mi stavano dicendo che per abbracciare il cambiamento dovevo disimparare a essere forte e resistere. Nel momento in cui mi stavo rigenerando a livello professionale, mi stavano dicendo che ero chiamata a prosperare nel caos…

Quegli incontri mi aprirono un mondo sconosciuto. Dovevano essere 4, ma ne chiedemmo a Luisa Rumor altri sei che ricordo come una boccata d’ossigeno.

Antifragile per cogliere la volatilità e saper prosperare nel caos

L’incontro sull’antifragilità che non dimenticherò mai aveva come titolo “RIPARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO: L’ATTEGGIAMENTO DELL’IMPRENDITORE”…

Perché? Perché stavo diventando imprenditrice di me stessa, come lo è ogni libero professionista, ogni freelance e l’incontro cominciò con queste parole “Le variabilità nella vita di un imprenditore portano a essere antifragili, più di un dipendente che sembra avere una carriera lineare, ma che in realtà è molto più fragile. Sembra avere certezze, ma quando sopraggiunge una crisi di grande portata, non è attrezzato, anche perché i rischi che corre sono nascosti. Gli imprenditori stimolati come sono a voler essere sempre all’altezza e aperti alle belle sorprese, sono più portati a cogliere la volatilità e quindi a saper prosperare nel caos”.

Per diventare antifragili fai tuoi 3 atteggiamenti di base

Ecco allora le tre lezioni imparate e segnate in rosso su quel mio taccuino blu (adoro prendere appunti a mano!).

Per essere antifragili oggi serve:

  • allenare lo sguardo al nuovo per cogliere ogni opportunità per sé e il proprio lavoro,
  • lavorare sulla consapevolezza di sé, per conoscere le proprie fragilità e usarle come leva per prosperare nel disordine,
  • coltivare la fiducia, la determinazione e il coraggio.

Antifragili allora vuol dire disimparare a essere forti per abbracciare il cambiamento. Ti torna?