Tre regole per scrivere contenuti che convertono

da | Feb 20, 2025 | Brand storytelling

Hai la sensazione che i tuoi contenuti web gridino nel deserto? Stai spendendo un numero incalcolabile di ore per scriverli, sottraendo tempo a te e al tuo lavoro, senza vedere risultati? Seo, Brand voice e Storytelling: ecco le tre regole per scrivere contenuti che convertono e dire addio alla frustrazione. Finalmente.

Il potere dei contenuti ottimizzati

Lo so, molti professionisti si trovano in affanno nel pubblicare con costanza contenuti validi, utili e ottimizzati e anch’io, che vengo dalla carta stampata, all’inizio della mia carriera sul web ho faticato a trovare la quadra tra Seo, Brand voi e Storytelling.

Ora, immagina il tuo sito web ricco di testi pensati e scritti in modo strategico per rispondere ai bisogni concreti dei tuoi clienti ideali.

Immagina che questi contenuti ne catturino l’attenzione online, si facciano leggere fino in fondo, offrano connessione emotiva e soluzioni mirate con competenza e metodo. Immagina infine che invitino il tuo cliente all’azione, lo convincano a contattarti e poi ad acquistare il tuo servizio.

No, non è utopia. È avere gli strumenti giusti per trovare e modellare le parole giuste e farne potenti strumenti di conversione. È una realtà tangibile che ho visto realizzarsi innumerevoli volte nel mio lavoro di giornalista, SEO copywriter e storyteller e oggi vorrei raccontarti cosa faccio ogni volta che un cliente si rivolge a me perché i testi del suo sito web hanno bisogno di fare un salto di livello.

Per poter scrivere contenuti che parlano e convertono è importante partire con l’analisi di tre elementi:

  • la Seo, l’ottimizzazione per i motori di ricerca per farsi trovare online,
  • la Brand voice e il tono di voce che è l’anima del tuo business,
  • lo storytelling, cioè il ponte emotivo verso il tuo cliente ideale.

 

1. SEO: l’arte di farsi trovare da Google e dai clienti

Quando pensi alla SEO, probabilmente ti viene in mente una lista di parole chiave da disseminare nel testo. Ma l’ottimizzazione per i motori di ricerca è molto molto più della ripetizione delle keyword. Scrivere contenuti in ottica Seo vuol dire conoscere le reali esigenze del tuo lettore e rispondere in maniera specifica e soprattutto utile.

Ti faccio un esempio: mesi fa hai scritto un articolo del tuo blog, ci hai impiegato settimane, perché magari lo hai scritto la sera tardi o nel weekend, sottraendo tempo alla tua vita personale. I dati ti dicono che l’hanno letto quattro persone, ti senti frustrato e sei giunto alla conclusione che non ne vale la pena.

Contenuti Seo

Errore. Vale sempre la pena se quando scrivi un qualsiasi contenuto ti lasci guidare dalle seguenti domande:

  • Quali keyword utilizzo per scrivere il mio testo?
  • Ho considerato l’intento di ricerca dietro le keyword che sto usando?

  • Sto creando un contenuto snackable, strutturato in modo che sia facilmente scansionabile sia dai motori di ricerca sia dai lettori?

La SEO si fonda sulla qualità e la pertinenza. Non mira soltanto ad attirare traffico, ma ad attrarre il traffico giusto, cioè le persone realmente interessate al servizio che hai da offrire.

Se vuoi approfondire l’argomento Seo ti consiglio di leggere: The Art of SEO. Mastering Search Engine Optimization di Eric Enge, Jesse C. Stricchiola, Stephan Spencer, Ediz. italiana, Flacowski

2. Brand voice e Tono di voce: l’anima del tuo business

Adesso, pensa al tuo migliore amico, alla tua migliore amica. Lo/a riconosceresti tra mille, non solo per il suo aspetto, ma per come si esprime: per le sue freddure, i suoi intercalare, il suo modo di ridere o le sue peculiari espressioni. La voce del tuo brand e il tuo tono di voce funzionano allo stesso modo: sono ciò che rende unica e riconoscibile la tua comunicazione.

Ma che cosa si intende per Brand voice? La Brand voice esprime l’identità distintiva del brand che si fonda sui suoi valori insindacabili.

Il Tono di voce è invece il modo in cui il brand si racconta, il registro stilistico che adotta, le frasi caratterizzanti e le sfumature che lasciano emergere la personalità del brand, per esempio informale, entusiasta, onirica, sfidante, prestigiosa.

Brand Voice e Tono di voce

Allora per assicurarti che i tuoi contenuti d’ora in poi siano efficaci, prova chiederti:

  • ho individuato la mia voce unica, la mia Brand voice o scrivo testi anonimi?
  • la mia Brand voice è coerente in tutte le pagine del mio sito?

  • se credo di avere trovato la mia Brand voice, sono sicuro che rifletta veramente i valori del mio brand?

  • adotto il tono di voce della mia personalità o scrivo contenuti impersonali?

  • mi sto rivolgendo al mio pubblico ideale o mi parlo addosso?

Ricorda, non scrivi mai per un pubblico generico. Hai bisogno che tuoi contenuti parlino ai tuoi potenziali clienti che devono riconoscersi nel tuo tono di voce perché è l’elemento in cui si riconoscono e possono sentirsi a casa, come se stessero dialogando con l’amico o con l’amica che comprende appieno le loro difficoltà, gli porge la mano e gliele sa risolvere.

Se vuoi approfondire la Brand voice ti consiglio di leggere: Come Parlano i Brand di Lorenzo Paoli, Editrice Bibliografica

3. Storytelling: il ponte emotivo verso le tue reader persona

Ogni brand, anche il tuo, ha una storia, due, mille storie da raccontare. La domanda che puoi farti allora è: “La sto narrando nel modo più efficace?” Lo storytelling non riguarda soltanto i romanzi o i film. È uno strumento potentissimo anche nel content marketing.

Lo storytelling di brand è una necessità strategica, è il ponte emotivo verso i tuoi clienti. Le storie ben costruite connettono emotivamente, attivano l’empatia e permettono ai tuoi lettori di identificarsi con le persone e le situazioni che stai raccontando. Fai vivere loro loro un’esperienza coinvolgente.

Passi sulla sabbia - Storytelling del viaggio

Scrivi contenuti che si sviluppino non come dei fatti di cronaca, ma come un viaggio in cui c’è:

  • un personaggio in cui il tuo lettore possa riconoscersi,
  • un conflitto, che rappresenta la sfida del tuo lettore, cioè il problema con cui si sta misurando,
  • la soluzione concreta, ossia il tuo servizio/prodotto che lo aiuterà a superare il conflitto.

Tessi la tua trama ricca di emozioni, come il disagio, la paura, il sollievo, la gioia, per toccare le corde del tuo cliente ideale. Stai sicuro che parole chiare, chirurgiche, distintive e ritmate trasformeranno le informazioni fredde in un’esperienza che lascia il segno nella mente del lettore e lo spinge all’azione.

Se vuoi approfondire l’arte dello Storytelling ti consiglio di leggere: Story or die. O racconti o sei fuori. Fare storytelling coinvolgente e persuasivo con le neuroscienze di Lisa Cron, Trèfoglie editore

Content check-up: un processo di continuo miglioramento

Come il nostro corpo necessita di attenzioni periodiche per funzionare al meglio, così anche i tuoi contenuti web hanno bisogno di check-up regolari che tengano sotto controllo i tre pilastri fondamentali:

  • l’ottimizzazione Seo
  • la coerenza della Brand voice e del Tono di voce
  • lo storytelling di brand.

Il web è in costante evoluzione e ciò che era efficace ieri potrebbe non esserlo più oggi. Per questo il Content Check-up che offro ai miei clienti è un processo continuo di miglioramento che ci permette di mantenere i nostri contenuti freschi, rilevanti e performanti. Con il solo obiettivo di raccontare noi stessi, il nostro brand e i nostri servizi nel modo più efficace PER il nostro pubblico di riferimento.

Se hai bisogno di me, scrivimi qui

 

Sono Claudia Cannone,
giornalista e copywriter

Ti aiuto a scrivere di te, della tua azienda e del tuo business con parole leggere (ma di peso) che ispirino fiducia e raggiungano sempre più clienti e opportunità

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